Bianca calda o bianca fredda? Scopri quale colore della luce utilizzare per illuminare la tua casa

Quale temperatura di colore della luce devo utilizzare per illuminare la mia casa? Questo è un argomento che crea parecchio interesse e purtroppo genera confusione da parte dell’utilizzatore finale anche se in realtà la risposta è abbastanza ovvia e scontata. Spesso mi capita di trovare persone fermamente convinte che la luce fredda sia la migliore, perché a detta loro è più luminosa e brillante, forse non si sono mai chiesti che quando si parla di casa, la si associa sempre agli aggettivi calda ed accogliente…non ho mai sentito dire che bella casa fredda!! In questo video vi vorrei fornire le motivazioni tecnico scientifiche ma anche le mie personali considerazioni per una scelta consapevole sul colore ideale della luce da utilizzare negli ambienti domestici residenziali. Non tutti sanno che ci sono dei veri e propri studi scientifici sulla tipologia di luce da utilizzare specialmente negli ambienti domestici.

Ma perché tutta questa confusione? In passato quando le nostre abitazioni erano illuminate quasi esclusivamente con lampadine ad incandescenza o alogene questo problema non esisteva. Ora con l’avvento dei led si sente sempre più parlare di colore della luce. Bianca calda, bianca naturale o bianca fredda. La temperatura di colore si misura in gradi Kelvin. La luce bianca calda va da 2700 a 3000 gradi kelvin, mentre quella definita naturale è 4000 gradi kelvin e la fredda dai 5000 in su. Per stabilire quale dovrà essere il colore della luce artificiale da scegliere per illuminare un determinato ambiente, ci aiuta lo studio del 1941 del ricercatore olandese Kruithof della Philips. Con un semplice grafico saremo in grado di stabilire con certezza in base ai livelli di illuminamento di un ambiente quale sarà il colore della luce più gradevole. Come potete vedere sull’asse orizzontale delle ascisse si trova il colore della luce in gradi kelvin, mentre sulle ordinate ci sono livelli di illuminamento. La zona ottimale è quella tra le due righe rosse. Secondo Kruithof le persone si trovano a proprio agio con luci calde a bassi livelli di illuminamento tipici delle abitazioni private e con luci fredde ad alti livelli di illuminamento. Considerando che in una casa i livelli di illuminamento medi si aggirano tra i 50 ed i 300 lux il colore della luce ideale da tabella va dai 2.700 ai 3.200 gradi kelvin. Consiglio sempre di non mischiare i colori della luce nello stesso ambiente ma anche in ambienti attigui perché il nostro apparato visivo percepisce non tanto il colore assoluto della luce ma le differenze tra le due. Quindi la luce calda apparirà molto più gialla e la fredda ancora più bianca. Questa situazione innesca uno stress inconscio di affaticamento visivo e mentale che va a discapito del comfort abitativo di una casa. La luce Calda oltre che essere un tipo di luce che trasmette calore e relax è una luce che rispetto alla fredda, a lungo andare, trasmette dei veri e propri benefici alla nostra mente, degli studi parlano di come invece la luce fredda negli ambienti domestici porti a depressione, malessere, stanchezza e stress. La luce calda proveniente dalla fiamma è la luce primordiale dell’essere umano, il fuoco è stato utilizzato per migliaia di anni dai nostri antenati oltre che per scaldarsi e cucinare il cibo anche per illuminare. Da notare inoltre che le più grandi case produttrici di lampade di design utilizzano esclusivamente la luce calda per i loro apparecchi illuminanti perché sanno alla perfezione che è la scelta giusta per valorizzare al meglio gli ambienti domestici. Una luce calda rende l’ambiente più confortevole ed accogliente, mentre una luce più fredda favorisce la concentrazione per il lavoro. Quindi, consiglio personale, evitate il più possibile le luci fredde nelle vostre abitazioni sia se adottate uno stile moderno che uno stile classico, le luci fredde lasciatele agli ospedali ed agli ambienti di lavoro (centri commerciali, officine, uffici….)

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